Milano Marathon: Vince l’Africa, Presenze Record

Milano Marathon: Vince l’Africa, Presenze Record

Lo spettacolo della partenza e dell’arrivo in piazza Duomo alla 22esima Wizz Air Milano Marathon, un nuovo record di presenze con 8545 iscritti e il doppio successo degli atleti africani. Tra gli uomini si impone il keniano Titus Kimutai Kipkosgei (foto Giancarlo Colombo in home) in 2h07:12 migliorando il primato personale davanti al connazionale Raymond Kipchumba Choge (2h07:36) e all’ugandese Andrew Rotich Kwemoi, vincitore della scorsa edizione, stavolta terzo in 2h07:52. Al femminile trionfa l’Etiopia con Tigist Memuye in 2h26:32 a precedere la keniana Sophy Jepchirchir (2h27:12) e l’altra etiope Fantu Shugi Gelasa (2h30:52). Ma è una festa di sport che a Milano coinvolge nella staffetta anche oltre 16 mila partecipanti al via della UniCredit Relay Marathon per una raccolta solidale, non ancora conclusa, di oltre 1,2 milioni di euro sulla piattaforma di Rete del Dono, con un obiettivo di 1,5 milioni.image004 1

 

Nella gara maschile, il ritmo è sostenuto fin dall’avvio con un passaggio di 29:56 ai 10 km per un gruppo di una dozzina di atleti, quindi 1h03:43 alla mezza. Poco dopo il 30° km (1h30:51) ulteriore selezione con un quartetto in fuga: Kwemoi, Kipkosgei, Choge e Isaac Kipkemboi Too (poi settimo in 2h11:16). La sfida per la vittoria si accende al 34° km con l’azione dirompente di Kwemoi ma poco prima del 38° km viene ripreso da Kipkosgei che prende le redini della gara e si invola. Verso l’ultimo chilometro l’ugandese paga l’attacco e viene superato anche da Choge. Ai piedi del podio gli etiopi Gerba Dibaba (2h08:25) e Barecha Tolosa Geleto (2h08:27). “Sono molto contento della mia prova - commenta Kipkosgei - e di aver ottenuto il personale in una città così bella. Ho preferito correre con il mio passo, sono stato molto attento a gestire le mie forze. Quando ho raggiunto il comando della gara mi sono caricato e ho trovato l’energia per l’allungo finale. Relay Marathon Milano C è da fareGrazie Milano anche per tutto il tifo sul percorso”. Più di 6900 gli arrivati al traguardo, supportati dai 15 “punti tifo”, tre dei quali animati da società milanesi presenti e rumorose con tanti giovani atleti (Atletica Meneghina, Milano Atletica e Aspes).

 

La protagonista iniziale della corsa femminile è l’etiope Gelasa che transita alla mezza in 1h10:34 e al 30° km in 1h40:59 però l’andatura si rivela troppo veloce con la rimonta decisiva di Memuye, leader della gara, e anche di Jepchirchir che agguanta il secondo posto. Quarta l’australiana Sarah Klein (2h32:55), quinta l’etiope Tigist Bikila (2h32:59). “Non mi aspettavo più di poter riprendere la testa - le parole della vincitrice Memuye - ma ci ho creduto fino alla fine. Per me è una grossa soddisfazione, perché Milano segna il mio ritorno alle gare dopo un lungo infortunio. In Etiopia mi alleno con la primatista del mondo Tigist Assefa e con la campionessa iridata Amane Beriso, entrambe mi hanno stimolato prima della partenza per l’Italia”. Primo degli italiani Giovanni Vanini (Cardatletica), quindicesimo in 2h25:08, e al femminile si piazza ottava Nadine De La Cruz Aguirre (Gs Il Fiorino, 2h52:08): in chiave lombarda il top è il doppio 15esimo posto con Vanini e Chiara Milanesi (Runners Bergamo), 2h58:44 tra le donne. Tra i tanti personaggi che hanno vissuto una domenica all’insegna della solidarietà collegata alla staffetta Boris Becker per Fondazione Laureus Italia, Silvia Salis e Paolo Kessisoglu (foto a destra con Breda, Foresti e Dino) per C’è da fare (che schiera una staffetta composta da soli marciatori: Federica Curiazzi, Beatrice Foresti, Giuseppe Dino e Daniele Breda), Elisa Di Francisca per WeWorld, Massimo Ambrosini, Rachele Sangiuliano e dj Ringo per Fondazione Italiana Diabete, Pietro Arese e Andrea Lalli per Fiamme Gialle, Juliana Moreira per Magica Cleme. Una domenica animata anche dalla Levissima Family Run, con oltre 8 mila runner tra bambini e adulti di tutte le età, e anticipata dal Milano Running Festival presented by Sky, 40 mila presenze da giovedì a sabato.

(fonte: Fidal.it)