Marcia: Trapletti d’Oro nella Staffetta Mista!

Marcia: Trapletti d’Oro nella Staffetta Mista!

Trionfa l’Italia nella staffetta mista ai Mondiali a squadre di marcia ad Antalya, in Turchia. È un magnifico successo, a sorpresa, per Francesco Fortunato e per la milanese Valentina Trapletti al termine di una gara tutta in rimonta, con il sorpasso decisivo all’ultimo chilometro. Nell’inedita specialità che per la prima volta assegnerà le medaglie alle Olimpiadi di Parigi, sulla distanza di maratona con 42,195 km complessivi suddivisi in quattro frazioni, gli azzurri chiudono in 2h56:45 davanti al Giappone (2h57:04) e alla Spagna (2h57:47). Valentina Trapletti compirà 39 anni il 12 luglio: già azzurra ai Mondiali Under 20 di Grosseto 2004, è arrivata nelle ultime stagioni ai risultati più belli della carriera, sia sul piano dei piazzamenti (nel 2022 quinta agli Europei e ottava ai Mondiali nella 20 km su strada) sia in ambito cronometrico (dei sette tempi tra 1h29:47 e 1h30:05 ottenuti in carriera sei sono stati centrati negli ultimi tre anni).

Costretta al ritiro invece la coppia formata dai campioni olimpici della 20 km Massimo Stano e Antonella Palmisano, a causa di una storta al piede sinistro rimediata da Stano al quarto km che li costringe ad abbandonare a metà gara. L’Italia potrà quindi schierare una sola staffetta al via il 7 agosto nella prova a cinque cerchi.

ESEMPLARI FORTUNATO-TRAPLETTI! - Si ritirano i campioni olimpici? No problem, ci pensa “Italy 2”, ovvero la staffetta composta da Francesco Fortunato (Fiamme Gialle) e Valentina Trapletti (Esercito). Eccellente la seconda frazione (Trapletti) con l’Italia in grado di risalire dal 15° all’8° posto e la terza frazione (Fortunato) quando il team azzurro si riporta a ridosso del podio, in virtù di altre quattro posizioni recuperate e soltanto otto secondi di svantaggio dalla Spagna. Gli ultimi dieci chilometri si fanno sentire per tutti, la gara diventa sempre più indecifrabile e aperta, peraltro senza la Cina che sembrava favorita e che invece era già crollata da un pezzo. Il Brasile rimonta sul Giappone, la Spagna sembra salda al terzo posto ma le certezze vacillano negli ultimi cinque chilometri quando cominciano a piovere i cartellini, con tutte le rivali degli azzurri gravate di almeno due rossi. L’Italia, che nei mesi scorsi aveva preparato a puntino la trasferta in Turchia studiando soprattutto le modalità di recupero tra una frazione e l’altra, è la nazione più ‘fresca’ al momento decisivo e, particolare non secondario, non ha cartellini all’attivo. Trapletti, 38 anni e la passione di una ragazzina, agguanta l’ultima frazionista spagnola Laura Garcia Caro a tre chilometri dal termine, il Brasile prende il terzo rosso e deve fermarsi per tre minuti. A quel punto i “FortuPletti” sono secondi e c’è soltanto il Giappone lì davanti. Una ‘Vale’ esemplare rimonta una trentina di secondi a Kumiko Okada, la raggiunge e la saluta quando manca un chilometro, incitata da ‘Effe’ Fortunato che impazzisce di gioia sulle transenne. Insieme si regalano un momento di gloria e quella che possono tranquillamente definire “la maggiore soddisfazione della carriera”.

"I SOGNI DIVENTANO REALTÀ" - “È incredibile! - continua a ripetere Trapletti, una vita in marcia, allenata da Alessandro Gandellini a Milano - A volte i sogni diventano realtà, questo è il nostro giorno. Tra una frazione e l’altra, nel periodo di recupero, ho cercato di rilassarmi e poi di muovermi. Nella 20 chilometri di solito si pensa molto, quando si è stanchi, ma oggi il ritmo è stato sempre veloce, non c’era tempo per pensare ed è andata bene". Incredulo anche Fortunato: “Siamo arrivati qui con l’obiettivo di qualificare la seconda squadra azzurra, però alla fine abbiamo vinto! - commenta il pugliese di Andria allenato a Tivoli (Roma) da Riccardo Pisani - Non so bene come, ma è successo! Siamo riusciti a dare il massimo e Valentina è andata veramente forte... Come potremmo essere più felici? Durante la sosta, per i primi 20-25 minuti ho fatto riposare la testa e le gambe prima di ripartire con un breve riscaldamento. Ho provato a gestire al meglio entrambe le frazioni e ho pensato la prima come una 20 chilometri, viaggiando a un ritmo che mi avrebbe consentito di andare avanti più a lungo, per poi dare tutto nella seconda ma sempre in controllo. In questo modo credo di aver risparmiato più energie rispetto agli altri”.

Nazareno Orlandi per Fidal.it

Foto Grana/FIDAL