Monza Montevecchia Eco Trail: i Binomi Vincitori

Monza Montevecchia Eco Trail: i Binomi Vincitori

Si è svolto questa mattina, in una giornata baciata da un sole estivo, lo spettacolo della 12esima Reale Mutua Monza Montevecchia Eco Trail (Reale Mutua MOMOT), organizzata dal Monza Marathon Team in collaborazione con innumerevoli sinergie, istituzioni e sociali, messe in campo e coltivate fin dalla prima edizione. Oltre 200 coppie si sono sfidate sui 33.5 km, disegnati tra la Reggia di Monza e l’arrivo del Campo Sportivo di Montevecchia e capaci di raccontare la varietà e la bellezza paesaggistica della Brianza. Fango e guadi con un livello dell’acqua sopra la media hanno reso la MOMOT 2024 un vero manifesto di cos’è il Trail running. La dimostrazione di come l’appuntamento, curato dal sodalizio guidato dal presidente Luca Pancirolli, entri direttamente nel cuore di chi indossa questo pettorale è dato dal fatto che, tra i vincitori odierni, ce ne siano tanti abbonati al successo da anni.

GARA MASCHILE – Erano i favoritissimi della vigilia e non hanno deluso le aspettative. Tra gli uomini ha dominato il duo formato da Ahmed El Mazoury, vincitore anche nel 2023, e Mohammed Morchid, che ha domato con disinvoltura le insidie del percorso, compresa la lunga e severa salita verso il Santuario di Montevecchia, chiudendo la propria fatica dopo 2:16:28. Alle loro spalle hanno trovato spazio Stefano Tavola-Dario Rigonelli (2:21:44), autori di una prova solida senza alcun calo vistoso nel finale. Sul terzo gradino del podio sono saliti invece Marco Redaelli-Cristiano Magni (2:31:44), bravi a rispedire al mittente le velleità di concludere nella top three di Stefano Villa-Andrea Gandini, quarti, e Marco Vicini-Angelo Barone, quinti. “Per noi è stato un ottimo test in vista degli impegni futuri – ha raccontato El Mazoury – in una manifestazione, dove il divertimento è assicurato”. Anche a Morchid, all’esordio alla MOMOT, l’evento è piaciuto molto: “Un tracciato veramente tosto dove il fattore psicologico può fare la differenza. Allargando il discorso mi sento bene in questo periodo e vorrei continuare a gareggiare anche su pista e strada, per poi provare a correre una maratona in autunno”.

GARA FEMMINILE – Si sono rifatte con gli interessi dopo la seconda piazza della scorsa edizione. Antonella Sirtori e Giuditta Chiara Cirino, amiche da una vita, hanno corso da padrone e con disinvoltura, dimostrandosi di una spanna superiore alla concorrenza. Le due hanno tagliato il traguardo di Montevecchia con il tempo di 3:03:14 precedendo Lorenza Zanni-Elena Cattaneo (3:08:22) e Valentina Galbuseri-Fabiola Callegari (3:08:52). Se Antonella ammette come: “Questa domenica che mi ha regalato il poker di successi su questi sentieri, è stata sicuramente la più difficile e impegnativa, soprattutto per il fango trovato lungo il cammino”, dall’altro lato un’entusiasta Chiara ha dato già appuntamento al prossimo anno: “Ormai gareggiamo spesso assieme e ci divertiamo veramente tanto, non resta che ritornare nel 2025 per provare a difendere il titolo”.

GARA MISTA – E la cinquina è servita. Giovanna Terraneo ha ormai instaurato un rapporto viscerale con la MOMOT e non ne può più fare a meno: dopo i sigilli tra le coppie femminile nel 2019 e nel 2021, è riuscita ad infilare la tripletta di successi consecutivi nella mista (2022, 2023, 2024). Quest’anno è stato Matteo Villarosa il “compagno” di questa grande prestazione: i due hanno gestito con intelligenza lo sforzo, concludendo in prima posizione con il tempo di 2:44:30 davanti a due team estremamente competitivi come Chiara Moras-Dario Marchini (2:46:23) e Laura Chimienti-Alessio Cavalieri (2:49:55). “Giovanna è una veramente tosta. Avevo già partecipato alla MOMOT con un altro uomo, ma quest’anno ho voluto provare quest’esperienza. Un clima ideale per correre ha contributo a rendere questa domenica veramente una gran bella giornata”, il commento di Matteo.

LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI – “Siamo veramente soddisfatti – afferma un entusiasta Luca Pancirolli, presidente del Monza Marathon Team – perché le violenti e copiose piogge di qualche giorno fa hanno messo a dura prova il nostro staff. Tuttavia, con il massimo sforzo da parte di tutte e tutti, siamo riusciti a garantire a tutti i partecipanti la massima sicurezza. Abbiamo avuto, ancora una volta, una risposta positivissima da parte dei partecipanti in termini di entusiasmo e soddisfazione per l’organizzazione. Mi preme ringraziare tutti i volontari, che hanno reso possibile questa MOMOT, a partire dalle 150 persone che erano sul percorso e non smettevano di tifare tutti i runners”. Guardando al lato solidale della manifestazione e al futuro Pancirolli non ha dubbi: “Abbiamo fatto nuovamente centro, in termini di solidarietà. Sono stati raccolti 11.000€, un’ingente parte del ricavato dalle iscrizioni, che andranno a sostenere i progetti di tre realtà territoriali come Barth Italia, Brianza per il Cuore e il Comune di Montevecchia. Dal 2010, anno di nascita del Monza Marathon Team, siamo riusciti a donare un totale di 300.000€ e il percorso non termina qui. Per quanto riguarda la prossima edizione stiamo immaginando di poter cambiare la formula della gara, passando dalla gara a coppie ad una staffetta a coppie, in maniera da poter ampliare il numero di iscritti (mettendo da parte un tetto massimo) e rendere questa gara di Trail accessibile anche a chi non se la sente di correre 33.5 km”.

(foto e testo da comunicato organizzatori)

Montagna: Urrà Recastello nelle Valli Bergamasche

Montagna: Urrà Recastello nelle Valli Bergamasche

La Recastello Radici Group, finalmente. Dopo undici edizioni di successi consecutivi, cedono lo scettro i padroni di casa dell’Atletica Valli Bergamasche, che al termine di staffetta combattuta sino all’ultima frazione lasciano spazio al trionfo del terzetto de La Recastello Radici Group, padrona anche della prova individuale femminile. 

Tanti azzurri in gara nella 19esima edizione del Trofeo Valli Bergamasche, disputato nel pomeriggio di oggi a Leffe (Bergamo), a due settimane dai Campionati Europei di Annecy (Francia), appuntamento chiave della stagione per la corsa in montagna italiana.

Nella prova individuale femminile, corsa sugli stessi 8100 metri del tracciato maschile, il duello in casa tra le prossime azzurre premia Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group) che conferma l’ottimo stato di forma già mostrato ai recenti Campionati Italiani di Lanzada (So). Il record della gara rimane imbattuto di una trentina di secondi, ma in 38’47” è netta la sua vittoria sulla compagna di squadra Alice Gaggi, distanziata al traguardo di 47”, specie in virtù di un deciso forcing nella prima parte di gara in salita. Come già nella scorsa edizione, a completare il podio arriva ulteriore casacca nero-verde de La Recastello, con Beatrice Bianchi distanziata al traguardo di 1’59” dalla vetta della gara.

Tra le migliori cinque di giornata, si rivede al quarto posto Samantha Galassi, Recastello ancora, capace di chiudere in 41’50 davanti all’eterna Nives Carobbio (Atl. Paratico/42’33”).

Nella staffetta maschile, con le classiche tre frazioni a susseguirsi sullo stesso tracciato della prova femminile, è subito bagarre nella prima frazione, con Henri Aymonod (Us Malonno) a sferrare il primo attacco. Sulla cima di Monte Beio transita però al comando il padrone di casa Cesare Maestri, con una manciata di secondi di margine su Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana) e sullo stesso Aymonod. Ad una ventina di secondi passa Isacco Costa (La Recastello), con in scia Marco Filosi (Valchiese). Lungo la discesa che porta al primo cambio in Piazza della Libertà, si rimescolano però le carte: Puppi cambia in testa in 32’25”, sfiorando il record del percorso, con Maestri a 3”, Isacco Costa a 12”, Filosi a 16” e Aymonod a 42”: Tutti i migliori tempi di giornata alla fine escono da questa prima frazione lanciata a ritmi forsennati. 

In seconda frazione, Xavier Chevrier (Valli Bergamasche), al rientro dopo mesi di stop per infortunio,  mette in campo tutta la sua esperienza per tenere a bada un pimpante Luciano Rota (La Recastello), che al cambio rende 34” al valdostano, mentre più staccati l’Atletica Valle Brembana con Nicola Mostacchetti e i trentini della Valchiese con David Caresani si giocano il terzo gradino del podio. L’avvicendamento decisivo si consuma nella seconda parte dell’ultima frazione, laddove Andrea Elia scavalca come da pronostico Luca Cantoni, regalando storico successo al team di Luciano Merla nel tempo finale di 1h39’38”. Secondo posto dunque alle Valli Bergamasche, distanziata di 1 minuto, mentre al terzo posto chiude altra formazione bergamasca, l’Atletica Valle Brembana, con Manuel Togni in ultima frazione a 3’47”. Quarta piazza per La Recastello Squadra B con Fabio Ruga, Iacopo Brasi e Alessandro Zanga davanti all’Us Malonno con Ermete Fornoni e Gianola a seguire lo sforzo di Henri Aymonod. 

(foto e testo da comunicato organizzatori)

 

CLASSIFICHE

Individuale Femminile

Vivien Bonzi 38’47”

Alice Gaggi 39’07”

Beatrice Bianchi 39’49”

Samantha Galassi 40’57”

Nives Carobbio 43’07”

Staffette Maschile

La Recastello Radici Group 1h39’’38”: Isacco Costa – Luciano Rota – Andrea Elia

Atletica Valli Bergamasche 1h40’38”: Cesare Maestri – Xavier Chevrier – Luca Cantoni

Atl. Valle Brembana 1h43’25”: Francesco Puppi – Nicola Mostacchetti – Manuel Togni  

Migliori tempi Maschile

Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana) 32’25”

Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche) 32’28”

Isacco Costa (La Recastello Radici Group) 32’37”

Marco Filosi (S.a. Valchiese) 32’41”

Henri Aymonod (US Malonno) 33’07”

Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche) 33’07”

Trofeo Valli Bergamasche (classifica a squadre, su 3 staffette)

La Recastello Radici Group

GS Orobie

Gruppo Sportivo Alpini Sovere